Non si è ancora spenta l’eco delle Atp NextGen Finals, il torneo rivolto ai migliori giocatori under 21 del mondo che ha riportato per qualche giorno il grande tennis a Milano. Chi ha visto da vicino le prime giornate del torneo è Lisa Pigato che, proprio in questi giorni sta preparando la stagione 2018. Con la talentuosa promessa dello Junior Tennis Milano, nonché uno dei simboli della nostra nextgen azzurra, abbiamo provato a fare il punto su questa manifestazione inedita.
D: A quanti match hai assistito del torneo? Qual è la tua impressione?
“Ho assistito alle prime due giornate e l’impressione è davvero fantastica. Queste prime NextGen Finals mi sono piaciute moltissimo”.
D: Tra tutti i partecipanti, chi ti ha colpito maggiormente?
“Senz’altro Shapovalov perché gioca un tennis molto aggressivo. Ha tantissime soluzioni e cerca sempre il punto. Inoltre è completo perché molto bravo anche a rete. L’ho “rincorso” per un autografo, ma purtroppo non ce l’ho fatta…”.
D: Tra le tante regole nuove che sono state sperimentate, quali ti sono piaciute maggiormente e quali non ti hanno convinto
“Ti dico subito che la regola del no-let proprio non mi ha convinto, invece quella dei 3 set su 5 ai 4 game mi è piaciuta molto perché ha evitato giochi transitori e ha dato un ritmo più vivace ad ogni incontro. Non so se i giocatori l’abbiano apprezzata, ma da spettatrice a me è molto piaciuta”.
D: Oltre all’aspetto tennistico, ti ha convinto anche l’evento NextGen
“Sì, senz’altro. Location, stand, musica, tutto è stato pensato per creare uno spettacolo anche al di fuori del campo e ci sono riusciti”
D: Per finire, torniamo alle nuove regole. Ti piacerebbe poter giocare con qualcuna di queste un giorno?
“Se dovessi sceglierne una direi la regola dell’Hawk-Eye live con il filmato in tempo reale che sostituisce i giudici di linea che, a mio parere, è molto interessante”.