Lisa Pigato ce l’ha fatta. A soli 16 anni, compiuti il 21 giugno scorso, la giovane bergamasca ha scritto per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro del circuito internazionale professionistico, conquistando a Tabarka (Tunisia) il suo primo Itf da 15 mila dollari di montepremi. Un successo prezioso in una carriera ancora tutta da costruire, arrivato in una settimana perfetta fatta di cinque partite giocate alla grande.
L’ultima è stata una finale interrotta a metà, quando la russa Anna Ureke stava annaspando, sotto per 6-0 e 2-0 in tre quarti d’ora di gioco. Ma anche se il ritiro della rivale ha negato a Lisa la libidine del match-point vincente, il valore del suo titolo non cambia di una virgola e le consegna anche dieci punti per la classifica Wta, che la spingeranno attorno alla posizione n.900 del ranking mondiale.
“Sono felicissima – ha detto Lisa da Tabarka, dove era seguita da Giacomo Oradini, coach della MTA che la allena insieme al padre Ugo – perché ero andata in Tunisia proprio per questo motivo: vincere. E sono riuscita nel mio intento, ritrovando quella fiducia che nelle ultime settimane era un po’ venuta meno. L’incontro che mi ha dato più soddisfazione è stato quello dei quarti: la Siedliska è un’avversaria scomoda, mi dava fastidio ma sono rimasta concentrata e aver portato a casa quel match è stato decisivo. Il fatto che i punti conquistati in questi tornei – spiega Lisa – siano tornati a essere validi per il ranking Wta è uno stimolo davvero importante”.
Archiviata la trionfale trasferta in Turchia, per Lisa è già tempo di guardare avanti, perché sedersi sugli allori non fa parte della filosofia MTA. Il prossimo impegno sarà in Sardegna, per un 25 mila dollari a Santa Margherita di Pula, mentre la settimana successiva la bergamasca sarà impegnata in Florida con la nazionale, per la Junior Fed Cup. “Alternare l’attività Under 18 con quella del circuito professionistico – continua – continuerà a essere un pilastro della mia programmazione, in accordo con mio padre Ugo e con tutto il team della MTA. Perché se da un lato io vorrei provare a buttarmi definitivamente nel tour delle ‘pro’, dall’altra so bene che giocare a livello Junior aiuta molto la formazione del mio carattere”.